L'edilizia diffusa, in Ortygia, si presenta ricca di pregevoli valori formali nei partiti architettonici; questi si sostanziano in un'ampia e raffinata tipologia di cornici sommitali in pietra da taglio, di cantonali, di balconi con mensole scolpite, di porte e finestre contornate da stipiti in pietra da taglio.
Questi valori, presenti anche nelle case più modeste, testimoniano l'esistenza di una radicata tradizione artigiana rimasta in vita dall'epoca della ricostruzione conseguente al terremoto (1693) fino al tardo ottocento.
Alla capacità tecnica ed alla maturità formale degli artigiani, tuttavia, non corrisponde una adeguata qualità dei materiali utilizzati per la realizzazione degli apparati decorativi.
Esaurite le cave storiche dell'epoca classica si iniziarono ad estrarre materiali più teneri, facilmente reperibili ed, anche, più facili da lavorare. L'evidente conseguenza è rappresentata dall'ampia diffusione delle diverse tipologie di degrado catalogate in questo sito.
Non si vuole escludere che la diffusione delle patologie sia dovuta principalmente alle condizioni climatiche sfavorevoli, all'assenza di cicliche opere di manutenzione ed ai naturali fenomeni di invecchiamento; si vuole piuttosto richiamare l'attenzione verso le debolezze proprie di un sistema tecnologico che accusa ampi limiti in relazione alla scarsa propensione alla protezione le costruzioni dagli effetti deteriogeni prodotti dell'acqua meteorica.
Elementi tecnologici sotto analisi:
- Sistemi di smaltimento delle acque meteoriche (a gocciolatoio, con gronda, con fronte ostruito)
- Sistemi di protezione sulle teste delle murature in copertura e nei muretti d'attico
- Le cornici sommitali I balconi con mensole
- Gli elementi aggettanti
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