Via Dione - Via Roma

Morfologia dell'impianto e dati storici

L'asse di via Dione - via Roma costituisce una delle arterie più antiche e prestigiose dell'intera Ortigia.
Sebbene ci siano dubbi che il tracciato esistente coincida esattamente per direzione ed orientamento con quello della fase di fondazione dell'età arcaica, tuttavia, attraverso il tempo tale asse di penetrazione N-S, ha sostenuto, e continua a mantenere, un ruolo centrale nella gerarchia della struttura urbana della città di Ortigia.
Non ci rimangono praticamente testimonianze di architetture medievali in via Roma, se non nel tratto verso Sud, come porzioni o rifusioni in architetture di epoca successiva.Tale circostanza potrebbe essere dovuta al grande sviluppo edilizio che coinvolse tale arteria in periodo barocco, ed alle conseguenti demolizioni e sostituzioni operate a quel tempo. L'architettura che contraddistingue via Roma, pur nelle successive sostituzioni e trasformazioni, mantiene ancora una forte impronta barocca, di influenza vermexiana, che si traduce soprattutto nelle soluzioni dei portali, e delle mensole decorate dei balconi, elementi caratterizzanti, tutta gli edifici civili.
Elementi seicenteschi e settecenteschi, che a volte si innestano con preesistenze medievali, ancora riconoscibili, mentre, a volte vengono completati da attici o sopraelevazioni otto e novecentesche.
Analogamente accade per la via Dione, dove, inoltre, le architetture esistenti vennero in gran parte sostituite tra l'800 ed il '900, ed in cui il tessuto si fraziona e riduce in unità architettoniche minute e frammentarie in prossimità del quartiere della Graziella, assumendone i caratteri. Il contesto di via Dione risente inoltre della mutilazione operata con le demolizioni degli edifici circostanti, dopo lo sventramento conseguente all'apertura della via del Littorio (ora Corso Matteotti) tra il 1934 ed il 1936.

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Caratteri dell'impianto e delle unità edilizie

La dimensione delle unità architettoniche presenti su via Roma, riflette il ruolo di arteria di 'rappresentanza', assunta sempre dal principale asse cittadino, sia in relazione all'estensione planimetrica, sia allo sviluppo altimetrico, con case generalmente a tre elevazioni.
Diversamente via Dione, in cui forse per la sua contiguità al Quartiere delle Graziella, o per la permanenza di moduli d'impianto medievali, mantiene una più frammentata divisione degli isolati, con unità di minore estensione, con abitazioni generalmente a due livelli, in prossimità del predetto quartiere, a tre elevazioni in prossimità di Piazza Archimede. Anche in via Dione, numerosi sono i casi di rifusione di unità preesistenti o di sopraelevazioni di epoca successiva, con una massiccia presenza di rifacimenti in periodo di fine '800 e primi '900, probabilmente per la vicinanza al nuovo quartiere umbertino ed alle esigenze di rinnovamento della città novecentesca. La vicinanza alla zona commerciale di Corso Matteotti, ha provocato, in alcuni punti di via Dione disorganiche trasformazioni dei vani di piano terra, spesso con alterazioni delle originarie partiture e rivestimenti lapidei, incongrui e dissonanti.

Tipologia dei rivestimenti e dei litotipi

In via Dione diffusi sono i rimaneggiamenti, le sovrapposizioni, la compresenza di finiture diverse in una stessa unità architettonica. Parecchi i rivestimenti ad intonaco cementizio rari i colorati in pasta dalle tinte rosate, mentre i restanti sono generalmente costituiti da tradizionali intonaci a calce dalle tinte ocra, sabbia e bianche,. Numerosi sono i rivestimenti nelle zone basamentali, generalmente, in calcari colorati, in Botticino od in Travertino, a lastre orizzontali, non manca l'uso di pitture sintetiche, probabilmente acriliche. I litotipi adoperati sono sempre di ambedue i tipi base riscontrati.
In via Roma la maggioranza dei rivestimenti è costituita da intonaci a calce dalle tinte ocra e sabbia, con alcuni esempi di intonaci cementizi, molti i colorati in pasta dalle tinte rosate, adottati nelle architetture di primo '900, concentrati, soprattutto, nella zona prossima al teatro. 
Anche le superfici prospettanti su questa strada, presentano rivestimenti d'intonaco differenziati nei diversi piani, in modo incongruo e disorganico rispetto alla definizione figurativa della superficie.
Pochi i nuovi intonaci, se si eccettua quello che riveste la chiesa di S. Maria delle monache, con arriccio caricato con sabbia lavica, ed altri in rifacimento nella parte più a Sud.
I litotipi adoperati sono sempre di ambedue le tipologie individuate, spesso compresenti nella stessa unità architettonica.

Degradi prevalenti

Il degrado più diffuso e sicuramente più grave presente nelle vie Dione e Roma è quello delle croste nere, riscontrabile in altre vie della città caratterizzate dalle stesse condizioni (come via Castelmaniace o Via delle carceri vecchie), ovvero limitata sezione stradale in rapporto all'altezza degli edifici e presenza di elevato traffico veicolare. Tali condizioni infatti non consentono una buona circolazione dell'aria, permettendo il conseguente deposito di particellato, costituito dai residui della combustione degli autoveicoli circolanti. Le croste nere presenti hanno qui notevole spessore e spesso si presentano in depositi concrezionati. Le conseguenze si rivelano disastrose, soprattutto per i rilievi scolpiti delle mensole, per la perdita di materiale, con grave alterazione della figurazione scolpita. La parte rimasta in sede, dal colore più bianco, in presenza del permanere della causa, rimane esposta a nuove aggressioni e successive mutilazioni.
Diffuse patine biologiche si notano agli ultimi piani delle abitazioni delle due strade ad esposizione E, dovute probabilmente alla minore insolazione delle pareti, cui contribuisce anche l'ombra portata degli edifici a fronte. Fenomeni di alveolizzazione degli elementi lapidei si riscontrano in via Roma nelle unità prossime a via Minerva sul lato E, per la rapida evaporazione delle superfici, dovuta all'azione di correnti eoliche che ivi si producono.

Caratteri ambientali 

  • esposizione delle facciate a E ed O;
  • strada interna di sezione variabile dai 4 ai 5 m ;
  • altezza media degli edifici, costante pari a 2-3 elevazioni fuori terra;
  • riparata dai venti, eccettuato il tratto presso via Minerva e quello a S in prossimità di Lungomare Ortigia ;
  • presenza di elevato traffico veicolare.

 

 

 

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