Lungomare Ortigia, Via Eolo, Via Nizza, Via dei Tolomei, Lungomare di Levante

Morfologia dell'impianto e dati storici

L'origine dei nuclei edilizi a protezione del tessuto retrostante è attribuita al periodo medievale e difatti resti di architetture, risalenti a tale periodo, sono ancora visibili in alcuni punti, insieme ad esempi di del XVIII, XIX e XX sec. Gli edifici maggiormente rappresentativi si trovano concentrati maggiormente nella zona prossima a via Mirabella e via della Maestranza, all'imbocco di via Resalibera, e su Lungomare Ortigia, mentre la restante parte risulta costituita da unità più piccole e frazionate, in prossimità del quartiere della Graziella.
Tale diversità è significativa del diverso sviluppo urbanistico, occorso alle diverse zone della città, poiché la parte contigua alla Graziella, vicina al porto piccolo, era, e continua ad essere tuttora, luogo tradizionalmente legato al mercato del pesce. In tale sito le unità edilizie rispecchiavano le tipologie delle abitazioni dei pescatori, più funzionali, che rappresentative.
I caratteri tipologici e la data di costruzione degli edifici, sono naturalmente legati alle vicende storiche e sociali insieme, che hanno interessato lo sviluppo e le trasformazioni dell'abitato. Infatti, le costruzioni, risalenti alla seconda metà dell'800 ed ai primi del '900, sono maggiormente concentrate sui fronti a mare, poiché elevate successivamente all'avvenuta demolizione della cinta muraria nel 1870.
L'architettura barocca, invece, si dispiega in numerosi esempi lungo la via V. Veneto, realizzati, quasi con continuità di forme, nell'arco di un secolo. Se si eccettuano le grandi architetture dei maestri locali, quali la chiesa dello Spirito Santo (1727-97, Pompeo Picherali) e la chiesa di S. Filippo Neri (1652-1770, Giovanni Vermexio), i cui autori sono legati a diversa tradizione culturale, le architetture barocche si qualificano per il laborioso lavoro d'intaglio decorativo di mensole e scorniciature di porte e finestre.

Sono anche visibili sostituzioni edilizie recenti, tra cui il tratto dai nn. 1-15 di via Capodieci, l'edificio al termine del Lungomare, in prossimità della zona della caserma dalla tipica edilizia popolare degli anni'60, nel tratto di Lungomare Ortigia; l'edificio della Questura nel tratto tra Lungomare di Levante e via Veneto, verso la Graziella; mentre gravi alterazioni, manomissioni o sopraelevazioni delle architetture preesistenti sono visibili nel primo tratto di Lungomare di Levante in direzione di via dei Tolomei, ed in via V. Veneto, nel tratto che costeggia la Graziella.

Lungomare OrtygiaSeleziona l'immagine per ingrandirla

 

Caratteri dell'impianto e delle unità edilizie

I caratteri dell'edilizia di bordo sono diversi a seconda della zona di Lungomare indagata, in relazione alla maggiore o minore vicinanza alle zone centrali del nucleo urbano, o alle singole attività che caratterizzano il sito.
Edifici con una media di due elevazioni, caratterizzano il tratto compreso tra via de' Tolomei e via Eolo, altezze medie di due/tre piani invece quelle di lungomare Ortigia e di Lungomare di Levante dove, inoltre, più frammentarie e minute sono le unità edilizie esistenti. La strada aperta verso il mare, è soggetta ad un intenso traffico veicolare, per la funzione di circonvallazione della strada di lungomare, mentre ridotta o scarsa risulta la circolazione sulla via V. Veneto.
Per comodità di rappresentazione la zona del Lungomare è stata divisa in tre parti, Lungomare Ortigia, ad esposizione SE-E, via Nizza- via Eolo, ad esposizione E, Lungomare di Levante, ad esposizione E-NE. Tale distinzione è stata operata, anche in base alle peculiari caratteristiche che distinguono le singole zone (lungomare Ortigia, edilizia borghese a due tre piani, spesso con corti interne; via Nizza-via Eolo, edilizia varia a due piani di elevazione, Lungomare di Levante, edifici a due piani, con unità frammentarie e minute).

Tipologia dei rivestimenti e dei litotipi

Negli edifici di Lungomare Ortigia i rivestimenti esterni sono vari tra loro, comprendendo sia intonaci a calce, con finiture bianche, sia intonaci colorati in pasta dalle tinte rosa intenso, sia intonaci cementizi, sia rivestimenti ceramici, laterizi, di mattonelle di graniglia, o di mattonelle di cemento prefabbricate. Tale varietà di materiali manifesta una difficoltà manutentiva delle superfici, con l'adozione di svariate tipologie ed accorgimenti. La presenza di alcune unità abbandonate o decorticate, rende evidenti le difficili condizioni ambientali di tale zona e le difficoltà di trovare adeguati accorgimenti manutentivi.
I litotipi adoperati, sono anche qui, come in altre zone, rappresentati da entrambi i tipi di materiale, con prevalenza della Calcarenite più tenera, in uso nella seconda metà dell'800, e con l'adozione dell'altro litotipo limitatamente agli edifici di carattere monumentale e ad un edificio residenziale borghese.
Negli edifici con fronte su via Nizza, le tipologie adoperate sono tra loro più omogenee, essendo costituite generalmente da intonaci a calce, spesso dalla finitura bianca, o da intonaci a calce colorati in pasta dalle tinte rosate. Un solo rivestimento laterizio è presente. Nel fronte su via Eolo, con unità architettoniche più minute, le tipologie risultano più diversificate e spesso rappezzate e discontinue, anche nello stesso edificio: diffuso l'utilizzo di intonaci cementizi, e la realizzazione di recenti intonaci, il cui tonachino di finitura risulta distaccatosi in ampie porzioni.
Sul fronte di via de' Tolomei, vi è un impiego prevalente di rivestimenti in piastrelle di grès ceramico, alcuni di mattonelle di graniglia, un rivestimento in laterizi, mentre i restanti edifici presentano superfici realizzati con intonaci cementizi e due soli edifici il tradizionale intonaco a calce. Gli unici edifici su via V. Veneto direttamente aperti a mare, si presentano decorticati, mentre i due contigui a questi sono costituiti da Palazzo Interlandi e dalla chiesa di S. Filippo, ambedue in muratura a faccia vista, con Calcarenite bianca e ben cementata.
Le tipologie dei rivestimenti presenti sul fronte di Lungomare di Levante, danno la misura delle condizioni estreme cui sono sottoposte le superfici in tale zona. Gli intonaci spesso cementizi, si presentano rappezzati in più punti, con strati più volte sovrapposti, e spesso non rifiniti, ma limitati al solo strato di arriccio o di rinzaffo. Un intero fronte di edifici abbandonati, si presenta decorticato. Due sono le superfici, recentemente realizzate.
Il tratto sua via V. Veneto presenta analoghe condizioni con intonaci cementizi alternati a rivestimenti ceramici ai diversi piani, e con strati sovrapposti. Unica eccezione è costituita da un intonaco di colore rosso cupo, probabilmente con sabbie laviche nello stesso strato di finitura, caratteristico di un limitato periodo storico, di cui si trovano pochi esempi in Ortigia, ma tutti in buono stato di conservazione.

Degradi prevalenti

In tutto il fronte di lungomare, analoghe sono le principali forme di degrado: erosione delle superfici intonacate per tutta l'altezza dei paramenti, presenza di efflorescenze, e di macchie di umidità sia negli intonaci che nei rivestimenti (in maggior misura in quelli cementizi su Lungomare di Levante e negli edifici con rivestimenti laterizi), corrosione avanzata degli elementi metallici delle ringhiere, e diffusi fenomeni di alveolizzazione dei materiali lapidei più teneri.
Nel lungomare Ortigia, inoltre, in alcuni paramenti, sono visibili colonie di licheni ai piani più elevati.
I nuovi intonaci recentemente realizzati, spesso con l'arriccio caricato con sabbie laviche, presentano sempre mancanze e distacchi nello strato di finitura (edifici su via Eolo, su lungomare di Levante, su via dei Tolomei); alcuni intonaci cementizi, messi in opera circa 7-8 anni fa, hanno dato buon risultato, altri, realizzati appena un anno fa, presentano microfessurazioni ad andamento poligonale.

Caratteri ambientali(Lungomare Ortigia):

  • esposizione delle facciate a E-SE;
  • strada aperta verso il mare ;
  • altezza media degli edifici, costante pari a 2-3 elevazioni fuori terra;
  • presenza di forti correnti d'aria, pressoché costanti ;
  • presenza di elevato traffico veicolare, ma buona circolazione d'aria;

Caratteri ambientali(via Nizza via Eolo):

  • esposizione delle facciate a E; strada aperta verso il mare ;
  • altezza media degli edifici, costante pari a 2 elevazioni fuori terra;
  • presenza di forti correnti d'aria, pressoché costanti ;
  • presenza di elevato traffico veicolare, ma buona circolazione d'aria;


Caratteri ambientali (Lungomare di Levante):

  • esposizione delle facciate a E-NE;
  • strada aperta verso il mare ;
  • altezza media degli edifici, costante pari a 2-3
  • elevazioni fuori terra; presenza di forti correnti d'aria, pressoché costanti;
  • presenza di elevato traffico veicolare, ma buona circolazione d'aria;

 

 

 

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